Unicredit, Giorgetti replica a Bruxelles | Mediobanca, Mps licenzierà Nagel | Ue, al via bilancio da 2mila miliardi | Il nucleare avrà un impatto del 2,5% sul Pil
Rassegna Stampa Giov 17 lug
Unicredit, Giorgetti replica duramente a Bruxelles
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti non arretra di un millimetro sull’esercizio del Golden Power in merito all’offerta di Unicredit su Bpm. Anche di fronte all’intervento della Dg Competition, l’antitrust europeo, che ha avanzato dubbi sulla liceità dei paletti del governo italiano in merito all’avanzata della banca guidata da Andrea Orcel. «Io penso alla sicurezza nazionale che è una cosa molto seria», ha detto ieri il ministro Giorgetti. (Il Giornale p. 22)
Mediobanca, Mps darà il benservito a Nagel
A Ops conclusa il Montepaschi sceglierà un nuovo ceo per Mediobanca al posto di Alberto Nagel. Lo ha annunciato ieri l’ad di Mps Luigi Lovaglio in un’intervista a Bloomberg Tv. «Mi pare chiaro che Nagel non sia interessato all’operazione. L’ho chiamato, ma non mi ha risposto». Quindi nessun dialogo con il vertice della merchant? «Esatto», ha ribadito Lovaglio.
Quanto all’Ops l’ad del Montepaschi è convinto di raggiungere il 66% di Mediobanca. (Milano Finanza p. 9)
Ue, via al bilancio da 2mila miliardi
La Commissione europea ha presentato una proposta di bilancio per il 2028-2034 da 2mila miliardi. Il budget prevede cinque nuove risorse proprie, tra cui una tassa sulle imprese con ricavi di almeno 100 milioni. Il bilancio è pari all’1,15% del Pil europeo dall’1,13% del precedente. I pilastri sono coesione e agricoltura (865 miliardi), competitività economica (410 miliardi) e azione esterna (200 miliardi). Protestano le associazioni per i tagli del 20% ai fondi agricoli. (Il Sole 24 Ore p. 2)
Trump pronto a licenziare il presidente Fed
Donald Trump minaccia di sostituire Jerome Powell, il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, per il quale sarebbe pronta la lettera di licenziamento. Poi frena: «Non escludo nulla, sta facendo un lavoro terribile ma è improbabile a meno che non debba lasciare per frode». (La Stampa p. 20)
Trump ha dichiarato che invierà lettere a più di 150 paesi per informarli che le loro aliquote tariffarie potrebbero essere del 10% o del 15%, mentre porta avanti il suo programma commerciale. "Invieremo un avviso di pagamento a oltre 150 Paesi, e l'avviso di pagamento indicherà quale sarà la tariffa", ha detto Trump ai giornalisti ieri alla Casa Bianca. (Bloomberg.com)
Nel 2024 l’export italiano a 623,5 miliardi
Le esportazioni italiane si sono lievemente ridotte nel 2024 a 623,5 miliardi di euro, -0,4%, soprattutto a causa della netta caduta delle vendite verso la Germania, -5%. Lo evidenzia l'Ice nel rapporto 2024-2025. Le vendite all'estero sono cresciute però del 30% sul 2019, quando si attestarono a 480 miliardi. "Le flessioni registrate per mezzi di trasporto, sistema moda, mobili e beni intermedi sono state compensate dagli aumenti di prodotti alimentari, chimico-farmaceutici, Ict e dal balzo della gioielleria, +39%, dovuto principalmente alla forte domanda del mercato turco”. (Ansa.it)
Peggiora il trend dell'export italiano di vino, che chiude il quadrimestre con un tendenziale a volume a -3,7%, mentre anche i valori virano in negativo per la prima volta nel 2025 (-0,9%, a 2,5 miliardi di euro). Come anticipato da Unione italiana vini, a pesare è il gap sul mercato americano ad aprile, primo mese con i dazi al 10% (ma dal 2 all'8 aprile erano al 20%) che chiude a -7,5% a volume e a -9,3% a valore rispetto ad aprile dell'anno precedente. (borsaitaliana.it)
Inflazione in leggero aumento a giugno
Nel mese di giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su maggio e dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (da +1,6% registrato nel mese precedente), confermando la stima preliminare. È quanto emerge dai dati diffusi dall’Istat. Il cosiddetto «carrello della spesa» segna invece una crescita più contenuta: +2,8% rispetto al +3,1% a giugno. (Milano Finanza p. 7)
La successione diventa più semplice
Dichiarazione di successione sempre più semplice: arriva sul sito dell'Agenzia delle Entrate l'applicativo aggiornato che calcola in automatico l'imposta da versare. La novità riguarda le successioni aperte dal primo gennaio 2025, per le quali, a seguito delle recenti modifiche normative, l'importo dovuto non viene più richiesto dall'Ufficio delle Entrate ma determinato e versato in autonomia dal contribuente. (Ansa.it)
Il nucleare può avere un impatto del 2,5% sul Pil
Il ritorno dell’energia nucleare potrebbe generare un impatto pari al 2,5% del Pil italiano, creando fino a 120mila nuovi posti di lavoro e rafforzando l’indipendenza energetica del Paese. Secondo uno studio di Confindustria ed Enea, il ritorno dell’atomo è una leva chiave per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione, stabilizzare i costi dell’energia e accompagnare la crescita industriale. «Non dobbiamo mollare questa strada», ha esortato il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. (Il Giornale p. 23)
Stellantis dice addio all’idrogeno
La scelta di Stellantis di interrompere il programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile alimentate a idrogeno per i veicoli commerciali è l’ennesima conferma delle difficoltà del mondo automotive, stretto tra la crisi dei volumi in Europa e le difficoltà tecnologiche legate alla transizione energetica. Il gruppo ha annunciato la scelta di bloccare l’avvio della produzione della gamma di veicoli, in capo a Pro One, alimentati con celle a combustibile a idrogeno nelle fabbriche di Hordain, in Francia, e Gliwice, in Polonia. (Il Sole 24 Ore p. 25)
Eni fa incetta di gas americano
Eni fa incetta di gas naturale statunitense. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha siglato un accordo con Venture Global per acquistare due milioni di tonnellate di Gnl all'anno (Mtpa) per un ventennio. Il metano in questione proviene dalla fase 1 del progetto di liquefazione Cp2 Lng, attualmente in via di sviluppo nei pressi di Cameron Parish, Louisiana. Le consegne dovrebbero partire entro il 2030. (La Repubblica p. 31)
Richemont, i gioielli spingono le vendite a 5,4 miliardi
Le maison di gioielli di lusso trainano i risultati di Richemont, che ha archiviato il primo trimestre con un incremento delle vendite consolidate del 6% su base annua a 5,4 miliardi di euro, superando le attese. Il gruppo ha registrato un incremento delle vendite dell’11% nel segmento gioielleria, mentre le maison di moda e accessori hanno accusato una contrazione dell’1%. Le quattro maison di gioielleria del gruppo (Buccellati, Cartier, Van Cleef & Arpels e Vhernier) hanno segnato il terzo trimestre consecutivo di crescita a due cifre, sostenuto sia dalle linee di prodotto di gioielleria che da quelle di orologeria. (Italia Oggi p. 20)
Varie di mercato
Le Borse europee hanno chiuso ieri in lieve calo dopo una seduta dominata dall’incertezza. Francoforte ha perso lo 0,21% Londra quasi piatta (-0,13%), Milano è scivolata e sul finale si è attestata a -0,4%. In Piazza Affari hanno chiuso bene Ferrari (+2,12%), Tim (+1,45%) sulla spinta dell’accordo raggiunto con i sindacati, Inwit (+1,07%) e Amplifon (+0,74%). Cali pesanti per Buzzi (-4,19%), Iveco (-3,42%) Leonardo (-2,8%) e soprattutto Stellantis (-6,21%), che ha risentito anche del profit warning lanciato da Renault (-17% a Parigi). (Corriere della Sera p. 35)
I risultati definitivi dell’Opas promossa da Banca Ifis su Illimity hanno confermato quelli preliminari: le azioni Illimity attualmente detenute dall’istituto presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio (foto) si attesta al 92,488%. Superata quindi la soglia del 90%, oltre la quale Ifis avrebbe riconosciuto un premio in denaro del 5%, pari a 0,1775 euro per ciascuna azione Illimity portata in adesione all’offerta pubblica. Il pagamento del corrispettivo sarà effettuato domani. (Il Giornale p. 22)
In Italia emessi bond per 52 miliardi. È stato un primo semestre dinamico per il credito italiano, il mercato delle emissioni obbligazionarie che non rientrano nel novero dei titoli di Stato o sovranazionali. Secondo quanto calcolato da Equita in uno studio sullo stato di salute delle emissioni in Italia, tra gennaio e giugno sono stati collocati 52 miliardi di euro di bond corporate e finanziari, poco meno dei 54 dello scorso anno. (Milano Finanza p. 12)
Nel primo trimestre dell'esercizio 2025-26, chiuso lo scorso 30 giugno, il gruppo Piquadro ha messo a segno un fatturato pari a 36,8 milioni di euro, in aumento del 2% anno su anno rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. A sostenere il risultato è stato l'andamento dei marchi The Bridge (+5,7%) e Maison Lancel (+6,4%), compensando il calo di Piquadro (-3,9%). (La Repubblica p. 31)